Famiglia, unioni civili e “Sottomissione” di Houellebecq.

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Famiglia e “Family Day” continuano fortunatamente ad avere grande supporto di massa ed affluenze milionarie sia in Italia sia altrove in Europa (compresa la laicissima Francia) e nel mondo. Con buona pace di certo laicismo e di certa sinistra. Si è infatti aperto dietro “l’utero in affitto” ed una certa tipologizzazione delle “unioni civili” ciò di cui la stampa unanimemente tace, il sogno di Adolf Hitler, ovvero l’incubo di un folle: costruire in provetta la razza superiore, voglio un figlio/a tale e con queste connotazioni (per il Fuehrer erano quelle degli svedesi). Sono così eliminate alla radice le “vite indegne di essere vissute”, si è realizzato il perfetto controllo demografico, si è contenuta al massimo la spesa sanitaria. Hitler infatti si ispirò sia a Firestone che al capitalismo manchesteriano e la scritta “Arbeit macht Frei” dei campi di concentramento non è sarcastica bensì espressione di un concetto economico: finché produci più di quello che costi unito ad un margine di guadagno vivi, appena questo non c’é muori. La computazione denaristica della vita. Oggi quella realtà cui alacremente lavoravano gli scienziati nazisti è tecnicamente realizzata con grande successo e praticata su diversi animali, primati compresi. Al di là delle riserve etiche è praticabilissima anche sull’uomo. Di più, è – pagando – una realtà concreta già disponibile (anche se magari ancora vietata in Italia): si va in laboratorio e si commissiona un figlio/a così, così e così, poi inseminazione artificiale (utero in affitto, del resto da sempre si è affittata la figa perché l’utero no?). Siamo sul piano sul quale l’esito del manchesterismo è la scissione tra sessualità e procreazione, ovvero l’uomo tecnologico con la sua nuova società che a ben vedere è una delle concrezioni della “Repubblica” di Platone, con individui e classi sociali precostruiti, quello che anche Hitler voleva. Va ricordato per inciso che presso tutti i popoli ed in tutte le epoche la scissione tra sessualità e procreazione è stata considerata connotazione precipua del satanismo, infatti persino nei culti religiosi orgiastici – Dioniso, Avalon etc – sessualità e procreazione sono inscindibili: si offre al Dio la propria sessualità in cambio della prolificità, come del resto simbolizzato anche dalla circoncisione ebraica. Anche l’esoterismo satanista di Hitler andrebbe ricordato non disgiunto dalla sua coprofilia da sempre altra connotazione del satanismo. Invero, il manchesterismo è una delle diverse forme assunte dal secolarismo laicista, secolarismo che affonda le proprie radici nella precedente civiltà cristiana ed umanistica, ma che la sviluppa deformandone ed assolutizzandone gl’aspetti e dunque portando alla fuoruscita dal vecchio equilibrio che aveva connaturato l’ “Uomo”. Alla Persona fa così seguito il personismo egoista ed edonista, la costruzione ed il fine dell’uomo ideale e di una vita ideale. Di fatto ad esso corrisponde l’uscita dal modello della famiglia (ein Kind fuer den Fuehrer) e dunque l’atomismo sociale. La famiglia però si è rivelata, anche grazie all’attuale crisi economica, l’ultimo e più vero degli ammortizzatori sociali. In proposito il quadro che va creandosi e che in gran parte si è già configurato in Occidente è quello magistralmente messo in luce da Michel Houellebecq in “Sottomissione” (è la traduzione di Islam). Collocato in un futuro prossimo descrive ciò che invero è realtà già ora non solo in Francia, ma in Occidente. “Non avevo amici, certo, ma ne avevo mai avuti? E a cosa servivano a pensarci bene gl’amici? (…) c’è solo un tipo di rapporto che possa direttamente, e realmente, avere senso, ed è quello coniugale (i corpi, in qualche modo, si mischiano; si produce, in una certa misura, un nuovo organismo, almeno a dar retta a Platone)”. E’ il punto fatto da un ancor giovane professore universitario, François, e lo sgretolamento della società francese e occidentale è messo in luce dal suo vivere quotidiano in una Francia laicista,familiarmente disaggregata e disaggregante, dove ormai la religione più praticata (il dato è reale) è quella islamica e la comunità islamica, di contro, è la meno sgretolata e più compatta: la più vitale e prolifica. Al pari dell’autore il protagonista è un (ex?) comunista che però da certa sinistra si distanzia e nettamente. Il riferimento così non è più Marx (che certa sinistra ha comunque tradito) e neppure Sartre (idem), bensì il cattolico ottocentesco Huysmans di cui il protagonista è studioso. Huysmans è uno Spirito in cerca di Dio: “… ma pregare? Non ne ho il desiderio; sono ossessionato dal cattolicesimo (…) commosso fino alle lacrime dalle sue preghiere (…) Sono affatto disgustato della mia vita (…) in queste cappelle mi turbo, ridivento incommosso e arido appena ne esco (…) ho il cuore indurito ed affumicato dai bagordi…” Spiritualmente nella stessa situazione di Huysmans, François si convertirà all’Islam anche se le riserve sono diverse. Riecheggiano qui le parole profetiche di Papa Benedetto XVI, “l’Europa o sarà cristiana o non sarà…” ed anche la sua immagine, scalzo – secondo l’uso islamico – nella Moschea Blu, rivolto alla Mecca a pregare… Uomo tecnologico o Uomo religioso? E’ qui la scelta.
francesco latteri scholten

Famiglia, unioni civili e “Sottomissione” di Houellebecq.ultima modifica: 2016-03-09T16:16:17+01:00da frala89
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